Il progetto di “Cinquanta Spirito Italiano” traduce in architettura l’idea a cui il nome stesso del locale ammicca, ovvero l’intenzione in seno alla committenza di creare un bar all’italiana, capace di adattarsi a tutte le ore della giornata, dalla colazione alla pausa caffè, dall’aperitivo alla vita notturna, e che, come nella migliore tradizione italiana, diventasse un luogo di incontro, di scambio, di socialità. Allo stesso tempo la richiesta della committenza, Alfonso Califano e Natale Palmieri, con esperienza nel settore della ristorazione fatta sia in Italia che all’estero, è stata quella di dare al locale uno spirito nostrano ma anche un respiro più ampio, connesso soprattutto all’importanza del prodotto “da bere” collegato alla sapienza della professione del bar tender che ha assunto sempre più spessore nel tempo. Il primo passo è stato una lettura dello spazio esistente, in particolare del rapporto tra spazio interno e spazio esterno, e l’individuazione di possibili punti di fulcro visivo. Da questo nasce l’idea guida del teatro, della quinta, della scena, che diventa fondante per tutta la progettazione, dall’organizzazione degli spazi, alla movimentazione dei piani orizzontali, dalla scelta delle finiture alla progettazione dell’illuminazione, dalla ricerca degli scorci, all’apertura su scene protagoniste. Il cuore della scena è il bancone, una grande isola con un’alta bottigliera centrale che si staglia in aderenza al fronte curvo del locale, in corrispondenza dello spazio esterno arredato, diventando così elemento catalizzatore anche per le sedute all’aperto e raccordo tra spazio interno e spazio pubblico, enfatizzando quella che è una caratteristica dei locali all’italiana. Lo spazio interno è organizzato con delle “terrazze”, ognuna con una sua identità, ma idealmente rivolte verso il palco/bancone. L’ambiente più grande a ridosso del bancone vede un grande social table, a cui segue una divisione in due terrazze, una con tavoli e pouff in legno per la ristorazione, e infine la terrazza dal carattere più nobiliare, ulteriormente rialzata, e occupata da un grande divano. Un ulteriore ambiente alle spalle del bancone è stato rialzato creando una sorta di nicchia più riparata, rivolta verso il banco, che ne fa da scorcio di fondo. Il muro di fondo della zona più ampia destinata al pubblico è rivestito con un grande tendaggio in velluto, la più pura citazione teatrale, illuminato da faretti di scena, che nasconde le aperture verso i servizi: bagni e depositi. Le grandi aperture vetrate che proiettano l’ambiente verso l’esterno, sono trattate con la stessa logica: inspessite dalle sottili bottigliere in metallo sospese che espongono il prodotto di forza del locale, si prestano al taglio fotografico di un boccascena. La palette colori votata all’eleganza è legata ai neri, ai grigi e ai blu, ma non teme l’incursione dello spirito vivace e solare del “Bel Paese” lasciando esplodere l’arancio negli arredi e nel piano del bancone. E così il pavimento, di produzione artigianale (Sorrentino Pavimenti) come tutti gli altri elementi, lascia emergere inserti color arancio all’interno dei grigi dominanti. L’ambiente esterno, con l’arredo Pedrali posizionato su una pedana in legno scurito, non tradisce la logica dell’interno, con la sua copertura in teli arancio che si stagliano sul rigoroso prospetto esterno scuro del locale. L’illuminazione, realizzata interamente con faretti singoli o montati su binari che danno luce ai punti strategici, contribuisce alla teatralità dell’atmosfera. Cinquanta Spirito Italiano è stato cucito con pazienza, con passione, con metodo, intorno all’ambizione, alla professionalità e al sogno di chi lo ha voluto creare. E così il cuore pulsante del bancone, i palchi interni, le grandi vetrate che nelle ore serali regalano ampi spaccati sulla vita interna del locale, trasformano il fruitore in un attore di una sorta di teatro globale di avanguardia, in cui l’osservatore dello spettacolo diventa allo stesso tempo protagonista della rappresentazione. E se pensiamo al contesto nostrano in cui Cinquanta si è fatto largo con coraggio, con l’entusiasmo di chi tiene in pugno la materia che tratta e ha il desiderio di osare uno sguardo più ampio, è proprio di avanguardia che stiamo parlando.
Cinquanta - Spirito Italiano
2021
Pagani - Salerno
12 Maggio 2021